La casa Martinengo Fenaroli Valotti Lechi risale al XVI secolo. E sorta come prima dimora dei Martinengo, trasformata nel XVII secolo in casa colonica; oggi è una raffinata abitazione signorile dalle armoniche linee architettoniche.Nel corso del tempo la casa passa di proprietà ai Fenaroli, ai Valotti e ai Lechi e a fine ‘900 subisce un radicale restauro.
La Casa è chiusa da alte mura confinanti lungo tutti i lati con la strada e si sviluppa a nord del palazzo seicentesco sempre proprietà Lechi.La facciata principale si apre sulla piazza della Chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta. Il portale presenta una cordonatura a bugne rettangolari, con grosso dado d’imposta all’arco a pieno centro, in pietra di Sarnico martellinata. Sopra il portale della facciata sono presenti ancora due mensole in arenaria che testimoniano l’esistenza di un balcone caduto nei primi anni del Novecento.
La fiancata ad ovest si conclude con un corpo di fabbrica caratterizzato da un ampio volto a botte che si appoggia sul muro perimetrale della villa Lechi antistante. All’interno presenta un ampio giardino chiuso a nord dalla facciata della casa e sugli altri tre lati da porticati caratterizzati dal soffitto con travatura lignea. Sotto il porticato a ovest una bella scala in pietra di Sarnico conduce all’antica cantina seminterrata di metri 40×8. Il porticato sud conserva al centro l’antica pietra pressatrice in pietra di Botticino, dell’antico torchio, incassata in una struttura muraria circolare dai bordi sottolineati da una raggiera di mattoni in cotto. Il torchio conferma quanto fosse vivo e costante nel 1500 1’interesse della nobile famiglia per il settore agricolo.